NEL NOME DEL FIGLIO, HAMNET di Maggie O’Farrell

Hamnet è il romanzo della  scrittrice nordirlandese Maggie O’Farrell, vincitore del Women’s Prize for Fiction. L’opera ricostruisce la breve vita del figlio di William Shakespeare e, nella stesso tempo, quella parte della vita di William che precedette il suo trasferimento a Londra e l’inizio dell’attività teatrale. Il titolo, però, può risultare in porte fuorviante. Anche se, infatti, il romanzo inizia con la presentazione di Hamnet, è sua madre  – che l’autrice qui chiama Agnes –  una delle figure centrali della storia. E’ una donna forte, tenace e fuori dagli schemi, che ha sposato William contro il valore della famiglia e che deve poi affrontare da sola il .più tragico momento della sua vita.

L’autrice fa rivivere la vita domestica, quotidiana di Stratdford- Upon-Avon nel periodo della peste, – come si racconta nel romanzo – arrivata in Europa da una pulce ospite in un giovane imbarcatosi su una nave ad Alessandria d’Egitto.

E’ un romanzo originale, delicato nel ricreare il rapporto tra Agnes e William fatto di passione, senso di abbandono e riconciliazione. In realtà, in Hamnet, William non appare mai con il proprio nome, ma come “her husband”, “the father” o “the Latin tutor”.

Hamnet è soprattutto un romanzo sul dolore, il lutto e il modo in cui ogni essere umano cerca di superare la perdita di una persona amata. Per William risulterà salvifica la passione per il teatro, tanto che, alcuni anni dopo la morte di Hamnet, scrisse un’opera in cui assegnò al protagonista, Hamlet, una variante del nome del suo amato figlio.

 

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