QUESTA E’ LA FELICITA’, di NIALL WILLIAMS

L’ultimo romanzo di Niall Williams, Questa è la felicità (titolo originale: This is happiness) attraverso l’evocazione della vita del  villaggio irlandese di Faha, negli Anni 70, esamina il dolore, la perdita, la fede e il primo amore. Il narratore è Noe, un uomo anziano che ripercorre una storia accaduta più di sessant’anni prima.  Da giovane,  andò  un’estate ad abitare dai nonni a Faha nel Kerry, dopo aver vissuto una crisi di fede ed essersi allontanato dal seminario di Dublino. Finisce per condividere una stanza con un uomo di nome Christy, uno “straniero”, che alloggia in quella casa e lavora per un’azienda che sta posando i cavi per l’avvento dell’elettricità nel villaggio. In realtà, il vero motivo dell’arrivo dei Christie a Faha sarà rivedere il suo primo amore, Annie Mooney, che la gente del posto conosce come la signora Gaffney, la vedova del farmacista. Benché l’età e le rispettive storie siano diverse, – il giovane Noe è un “apprendista in amore (p.324), Christie, invece, vive nel rimpianto di un amore non vissuto – entrambi sono intrappolati in un’attesa.

Un’altra nota irlandese nel romanzo è anche la musica:

un linguaggio a sé stante, capace di esprimere estasi, rimpianto, spensieratezza,  gioia, ma anche la tristezza, malinconia e il dolore per la perdita.” (p.415)

La storia inizia e si chiude con il ritmo ineluttabile della pioggia irlandese. La lettura stessa si adegua a questo accompagnamento e al ritmo rallentato della vita di Faha, per scoprire che è proprio lì, in quella remota comunità, che si  scopre un semplice e prezioso segreto di felicità, svelato da Chrisite al giovane Noe:

“…possiamo sempre fermarci, se non in tutti i momenti della vita, in gran parte di essi, fermarci per un attimo e, a prescindere dalle condizioni del nostro cuore e della nostra mente, dichiarare: “E’ questa la felicità, per il semplice fatto di essere vivi e in grado di dirlo.” (p.323).