La ciudad de vapor, di Carlos Ruiz Zafón

La ciudad de vapor (La città di vapore, Mondadori, traduzione Bruno Arpaia)è  una raccolta di racconti postuma di  Carlos Ruiz Zafón (Barcelona, 1964-Los Ángeles, 2020). Sono undici testi, alcuni inediti, altri usciti su giornali, come Magazine La Vanguardia, altri ancora pubblicati in edizioni non commerciali, riuniti comunque per la prima volta a formare una raccolta. In quet’opera, molte ambientazioni e personaggi risulteranno familiari ai lettori dello scrittore, come Il Cimitero dei libri dimenticati,  il Barrio Gótico barcelonés, el Born, la avenida del Tibidabo, il castello di Montjuïc, le Ramblas che costituiscono una  Barcellona immaginata come  “una città di vapore“.  In questa raccolta quindi sono amplificati elementi e tratti distintivi che si trovano in opere precedenti dell’autore  e sono svelati aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi – David Martín, Antoni Sempere, Andreas Corelli – e della leggendaria biblioteca della saga dell’autore.

Barcellona è protagonista in questi racconti: una città buia, fredda umida, avvolta dalla nebbia e dai vapori, sferzata dalla pioggia.

In due racconti Zafón, rendo omaggio a due grandi artisti spagnoli: Cervantes e Gaudì. Il primo è protagonista del racconto più lungo, Il Principe del Parnaso, alle prese con un’offerta diabolica:  scrivere un capolavoro al prezzo di perdere ciò che più ama. Antoni Gaudì invece è protagonista del racconto Gaudì a Manhattan a cui si deve il riferimento al titolo in una frase in catalano attribuita al famoso architetto e pronunciata mentre guarda l’orizzonte dalla nave diretta verso New York:

“això sí que és arquitectura, feta de vapor i de llum.” (p.193) (trad.” questa sì che è architettura, fatta di vapore e di luce.”)

 Come riportato anche dall’Avanguardia, Carlos Ruiz Zafón concepì quest’opera come una forma di riconoscenza verso i lettori che lo avevano seguito nella sua saga iniziata con La sombra del viento (L’Ombra del vento), un ampliamento quindi del  mondo letterario creato con i romanzi L’ombra del ventoIl prigioniero del cieloIl gioco dell’angelo Il labirinto degli spiriti (Mondadori, traduzione di Lia Sezzi e Bruno Arpaia). Quello che è certo è che anche in questi racconti si riconoscono quegli elementi caratterizzanti il personale mondo letterario e l’universo linguistico e fantastico creato dal grande autore spagnolo in cui trovano spazio immaginazione, avventure, mistero, romanzo gotico e atmosfere magiche.