WILLIAM SHAKESPEARE AVEVA UNA DOPPIA VITA?

William Shakespeare (1564-1616)

Non riesco a credere a quello che ho letto in un articolo apparso su La Repubblica il 31 marzo. Forse perché e grande la mai ammirazione per William Shakespeare, ma non posso credere che abbia condotto una doppia vita, come sostiene l’articolo. Nessuno finora aveva osato oscurare la reputazione del grande Bardo. Una ricerca condotta dall’università gallese di  Aberystwyth ha rivelato invece lati oscuri della vita di William Shakespeare:

“Gli accademici si sono immersi negli archivi storici a caccia dei dettagli più personali riguardanti la vita del Bardo, nato a Stratford-upon-Avon il 26 aprile 1564 e ivi morto il 23 aprile 1616. Scoprendo, a detta degli autori della ricerca, che Shakespeare conduceva una vita più che parallela a quella del drammaturgo. Era anche mercante e possidente, diventato ricco attraverso pratiche affaristiche al limite della legalità.

Secondo i documenti recuperati dagli studiosi della Aberystwyth, il buon William era un accaparratore di grano, un prestatore di denaro e un evasore fiscale, la cui fortuna economica crebbe in coincidenza con un periodo di grande carestia. In particolare, la ricerca ha portato alla luce una vicenda giudiziaria che getta una luce fosca sull’etica di Shakespeare negli affari. Il poeta e drammaturgo fu perseguito dalle autorità per evasione fiscale e nel 1598, quattro anni dopo l’epidemia di peste che portò alla chiusura dei teatri londinesi, fu accusato di aver messo da parte ingenti quantità di grano in un periodo di grandi privazioni e grave carenza di viveri per la popolazione.” (La Repubblica)

 

Certo che questo studio ha rivelato un profilo poco piacevole e finora sconosciuto di Shakespeare che mi sembra così incompatibile con la grandezza dei monologhi, i sonetti, le tragedie e le commedie che scrisse il drammaturgo inglese. Rimango ancora scettica e preferisco conservare l’immagine dello Shakespeare che amo e ho studiato.

E a voi, che effetto ha fatto questa scoperta?