UNA DONNA QUASI PERFETTA, di Madeleine St John

Una donna quasi perfetta, Madeleine St John

Un’altra autrice australiana e una scoperta per me dopo Amy Witting.  In questo caso la scrittrice è  Madeleine St John, autrice del romanzo Una donna perfetta (ed. Garzanti, titolo originale “A pure clear light”).

In questo romanzo londinese, tra salotti, servizi da tè, eleganti caffè, tre  donne dall’apparente vita perfetta –  Flora, Gillian e Lydia –  rivelano, invece, delle incrinature nella loro esistenza. C’è poi  Simon, uomo egocentrico e infedele, filo d’unione delle vite delle tre donne.

Il romanzo ha un inizio che preannucia il finale ed invita il lettore ad addentrarsi nella storia e scoprire le relazioni, le dinamiche e i tradimenti che portano Flora, Gillian e Lydia a incrociare le loro strade.

Flora è sposata e ama Simon con cui ha tre figli. Flora è una madre e moglie apparentemente esemplare, ha  uno slancio religioso di ritorno per la fede cattolica che preoccupa il marito.  Flora  crede nella solidità del matrimonio e della famiglia e sembra non vedere  le “imperfezioni” del suo Simon. Gillian è una commercialista, una donna affascinante, convinta di essere  “autonoma” , ma la sua indipendenza vacilla quando inizia una relazione con un uomo sposato. Lydia è sicura di essere un’amica perfetta per Flora e di sapersi comportare come tale. Arriva il momento però in cui la vita pone le tre donne davanti a delle scelte riguardo al tipo di persone che vogliono diventare, al di là di ciò che la società impone loro.  Ecco allora che ognuna, a suo modo, scopre che tutto è transitorio e niente è quasi perfetto. Alla fine le tre donne scelgono di  “anteporre ciò che desiderano dalla vita a ciò che il mondo si aspetta da loro”.