“TI SEMBRA IL CASO?” ERRI DE LUCA & PAOLO SASSONE-CORSI

Erri De Luca

Ti sembra il Caso?”, è da questa frase catturata per “caso” in una conversazione per strada, che nasce per Erri de Luca l’idea del titolo di questo libro, “una schermaglia tra un narratore e un biologo”. Lo scrittore è lo stesso De Luca  e lo scienziato è Paolo Sassone-Corsi , biologo molecolare che vive in California con la moglie  Emiliana Borrelli, neurobiologa nella stessa università. Sia Erri che Paolo sono originari di Napoli e la città spesso fa da sfondo ai oro ricordi nel corso delle mail che i due amici si scambiano da una parte all’altra dell’Oceano. I due iniziano a interrogarsi sull’ineluttabilità del destino e il Caso:

“Un ultimo pensiero: il fattore che più mi piace prendere in considerazione e che in proporzione sorprendente dà una forma alle nostre “tendenze”, è il Caso. Nel corso della nostra vita il Caso ci fa incontrare persone che ci cambiano, ci fa scoprire un vino straordinario, ci fa assaporare un tramonto inaspettato in un luogo che diventa indimenticabile. E il piacere, o dispiacere, che questi eventi casuali provocano ci porta a volerli riprodurre o fuggire – una memoria che si scrive sul genoma.

Il Caso mi sembra una forza rassicurante rispetto all’ineluttabilità della sequenza del Dna.” (Paolo da Ti sembra il Caso)

 

La risposta di Erri :

“Resto confuso del termine che impieghi: tendenza. Mi aspettavo un parolone scientifico, inaccessibile, un teorema, una formula chimica e invece: tendenza. (…)

… introduci la divinità laica del Caso. A Napoli se lo giocano al lotto, ma almeno cercano di estorcergli una probabilità maggiore attraverso la sequenza  dei ritardi dei numeri in uscita. Tu scrivi:il Caso. Io chiedo: ti sembra il Caso?

De Luca trae spunto per le sue provocazioni dalla vita quotidiana e solletica l’amico scienziato sugli argomenti più diversi.

Si parla di DNA, di orologio circadiano e di come il corpo umano risponda ai ritmi della natura, al punto che disturbarne il ciclo potrebbe portare a scompensi come insonnia, obesità, depressione.

“Ti sembra il Caso? è un piccolo libro che s’insinua e agisce come un motore intellettuale e sognatore, una scheggia che produce emozioni e pensiero”, così lo definisce Silvana Mazzocchi in un articolo su La Repubblica.

Mi è piaciuto cogliere le convergenze e la complementarietà negli interventi del narratore e dello scienziato. Entrambi sembrano accomunati dalla curiosità che porta al desiderio di conoscenza. Lo scrittore dice di se stesso: “Io mi sono avventurato a frugare dentro una lingua antica”, e dello scienziato: “Tu ti sei avviato a frugare dentro le cellule. Tu nell’avventuroso innanzi, io nell’esteso tempo già trascorso“.

Nelle parole dell’autore ho trovato il senso più profondo di questo fraterno carteggio:

“Credo che siamo due agrimensori e misuriamo a pollici un deserto, mendicanti che sanno tendere la mano e non si vergognano di chiedere. sui nostri quaderni riportiamo appunti di una lezione immensa. ci siamo iscritti in una classe dai banchi giganteschi. nell’intervallo scartiamo le nostre merende, scambiandoci l’assaggio. Così sono queste lettere”.

 

“Tu e Emiliana state in un avamposto che scruta il futuro attraverso il microscopio (…). io non lo cerco, però lo aspetto a ogni risveglio alzandomi prima del giorno.”

 

Un’ultima citazione sul tempo  che mi colpito:

“Amo il tempo avvenuto, buono se è stato buono, cattivo perchè non può tornare”

 

 

 

 

Una risposta a ““TI SEMBRA IL CASO?” ERRI DE LUCA & PAOLO SASSONE-CORSI”

  1. Certo il caso è fondamentale: io ci credo fermamente. Chi lo chiama destino, che predestinazione, ma sicuramente certe situazioni e coincidenze seguono un filo che si svolge e a volte si riavvolge, indipendentemente da noi.

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