“¿Qué haces con ese libro aquí? QUANDO LA LETTURA E’ COMPULSIONE

Libri-AntichiNon ho potuto resistere al richiamo del titolo di questo articolo apparso il 30 gennaio sul  blog spagnolo Vano Oficio di Iván Thays nel giornale El Pais. E’ così che mi sono sentita identificata in questa “piacevole malattia” di cui ho riscontrato tutti i sintomi. Provo a riassumervi il testo. L’originale in spagnolo lo trovate a questo indirizzo: http://blogs.elpais.com/vano-oficio/2013/01/la-compulsion-lectora.html

L’autore confessa di avere un comportamento compulsivo verso la lettura che lo rende incapace di stare senza un libro –  “simplemente no podía dejar de leer. Tampoco podía dejar de llevar un libro a donde quiera que fuese” – e risale al momento della sua infanzia in cui questa dipendenza letteraria è iniziata. A casa sua aveva una biblioteca a cui attingeva per le letture e una sera si accorse che sua nonna, che viveva con lui, ogni sera prelevava un nuovo libro per riporlo la mattina seguente. Fu così che cominciò  a provare invidia per la rapidità di lettura della nonna con cui non riusciva a competere. Più tardi scopri che in realtà la nonna sfogliava solo le illustrazioni dei libri. Tuttavia si sentì  soddisfatto solo quando anche lui riuscì a leggere un libro intero in un solo giorno. Era un  libro di 100 pagine. Da allora la pagina  100 di qualsiasi libro è diventata per lui un mito, quando ci arriva si ferma un po’ a riposare: “Por cierto, la página 100 de cualquier libro se ha convertido en un mito. Cuando llego a ella, por más páginas que tenga el libro, me detengo un rato a descansar y siento que he conquistado un Everest; lo demás es coser y cantar.”

Prossimamente mi piacerebbe parlare delle piccole “ossessioni”  o  “riti” riservati alla lettura.

Hasta pronto