La ricamatrice di Winchester, di Tracy Chevalier

La ricamatrice di Winchester, Tracy Chevalier, ed. Neri Pozza

La ricamatrice di Winchester, di Tracy Chevalier, (titolo originale A single thread), Ed. Neri Pozza) è una lettura piacevole che ci trasporta nell’Inghilterra degli Anni’30, tra Southampton e Winchester, attraverso una ricostruzione storica accurata e il punto di vista di una donna particolare, Violet Speedweel, considerata una “donna in eccedenza”. Venivano così definite infatti le donne rimaste nubili a causa della guerra e che difficilmente si sarebbero sposate, una vera tragedia per una società basata sul matrimonio. Durante il conflitto mondiale Violet ha perso il fidanzato, Laurence, e non è più riuscita a rifarsi una vita sentimentale. Come nella Lettrice testarda di Amy Witting, anche per le donne della generazione di Violet Speedwell, una figlia era tenuta a servire e riverire la madre, in attesa di servire e riverire un marito e di realizzarsi attraverso il matrimonio e la maternità. Questo è un concetto inaccettabile per Violet, che trova il coraggio di sganciarsi dal legame con la madre, incattivita dal dolore per la perdita del figlio George durante la guerra, e di reagire a un mondo che già l’aveva sentenziata come “zitella”. In realtà, Violet conosce bene l’amore e sa cercare il piacere con gli “uomini dello sherry” che incontra un paio di volte all’anno, al bar nel miglior hotel di Southampton.

“Le piaceva sentirsi desiderata, ma non aveva più provato niente di simile alla voluttà di quella notte con Laurence, sotto le Pleiadi”. (p.25).

Violet si dimostra una donna indipendente e coraggiosa nelle sue scelte, si trasferisce a Winchester, trova un lavoro e riesce ad entrare nel prestigioso circolo delle ricamatrici della cattedrale. Qui il lettore è guidato alla scoperta dell’antica arte del ricamo, fatta di  perseveranza, raffinatezza e precisione e non può che immaginare gli splendidi ricami dei cuscini della cattedrale, destinati a sfidare i secoli. Violet accoglie entusiasta questa sfida di creare con le proprie mani qualcosa di significativo,  che sopravviva al passare del tempo. Nella cattedrale di Winchester, Violet scopre  anche il fascino dell’arte secolare del suono delle campane.

Lo spirito libero di Violet la porterà a  fare amicizia con una coppia chiacchierata, le due amiche ricamatrici Dorothy e Gilda,  e a vivere un amore poco convenzionale. Queste scelte la costringeranno a sfidare convenzioni,  pregiudizi e sguardi indagatori.

Alla fine,  Violet comprende come l’esistenza si componga di una serie di fili sottili che si intrecciano a formare un disegno a noi sconosciuto  e come, a volte, anche un incontro,  può cambiare la trama di tutta una vita.