“El futuro del libro pasa por América Latina”; è quanto sta emergendo dalla Feria Internacional del Libro (FIL) , fiera internazionale del libro che si tiene a Guadalajara, Messico, dal 30 novembre all’8 dicembre. L’America Latina come forza trainante del mercato editoriale tanto dei libri cartacei che digitali. Anzi, le esportazioni verso l’America Latina hanno ammortizzato il calo delle vendite in Europa e soprattutto in Spagna.
“La confirmación de América Latina como amortiguador de la crisis de ventas en España…”
“La crisis en España, dice Armando Collazos, de Santillana, ha afectado con dureza a todos los editores, sin embargo, reconoce que los que tienen una posición fuerte en América Latina, como el grupo que representa, han podido amortiguar gran parte del impacto”
– El País
Nell’articolo de El País dedicato alla fiera si parla di una coesistenza possibile tra libri stampati e e-book, la cui offerta è duplicata nel giro di due anni in America Latina:
“la confirmación de la convivencia armónica entre el libro físico y el digital, y acorde a los porcentajes de la realidad que hoy es de un 80%-20%. En Latinoamérica la oferta de e-books se ha duplicado en tan solo dos años, al pasar del 8,6% al 16,9% del total.”– El País
Per la Spagna, l’esportazione di libri rappresenta il 30% del totale e, dopo l’Europa che è il principale acquirente, viene sicuramente l’America Latina.
L’importanza di questa fiera è stata confermata negli anni poichè si è dimostrata una vetrina di rilievo per molti scrittori latinoamericani che hanno iniziato proprio da lì prima di raggiungere il prestigio internazionale che oggi godono.
Direi quindi che sono da tener d’occhio le novità presenti alla FIL per capire le proposte della letteratura latinoamericana contemporanea. Alcuni nomi segnalati nel País e che forse vale la pena di seguire:
“Hoy el turno es para el peruano Jeremías Gamboa, el chileno Antonio Díaz Oliva, la argentina Inés Garland, el brasileño Ricardo Lisias y el venezolano Carlos Sandoval, “
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