EL COLOR DEL SILENCIO, di Elia Barceló

El color del silencio di Elia Barceló è un libro sicuramente avvincente in cui sono presenti tutti gli elementi che tengono vivo l’interesse del lettore e che lo appassionano alla lettura:  una trama e una struttura ben costruite, segreti inconfessati,  intrecci familiari, il giallo di un assassinio, passioni proibite, drammi, rivelazioni.

Ai segreti di una storia familiare si intrecciano momenti fondamentali della Storia della Spagna, sia prima che dopo la Guerra Civile fino alla recente e dolorosa scoperta della vicenda de “los niños robados”, i bambini rubati. 

“El pasado duerme detras de aquella puerta que nunca abrimos”

Partendo da una terapia psicologia di “costellazione familiare”, Helena Guerrero, una famosa pittrice conosciuta per le ombre che invadono i suoi quadri e che riflettono un mistero del suo passato, inizia un viaggio a ritroso dall’Australia dove vive con il compagno Carlos alla Spagna, suo paese d’origine, passando prima per Madrid per ricongiungersi alla fine con il suo passato a Rabat, nella splendida villa di famiglia, La Mora,  in Marocco dove aveva trascorso la sua infanzia. El color del silencio è strutturato su un’alternanza tra presente e passato, ovvero il presente del viaggio di Helena a Madrid in occasione di un matrimonio di famiglia e il passato, nei capitoli dedicati alla storia dei suoi genitori e alla sua infanzia. In questa  costruzione si inseriscono dettagli e descrizioni di documenti e foto che Helena trova in una cassa, lasciata dalla madre prima di morire, in cui sono contenute  rivelazioni sul passato familiare. I personaggi sembrano contagiati dal peso inesorabile della colpa, come era emerso nella seduta di costellazione familiare a cui aveva partecipato Helena: “la culpa era omnipresente, un personaje como los demás.”

Sono tre le date cruciali che rappresentano un punto di svolta del romanzo: 16 luglio 1936 quando nelle Isole Canarie una morte apre le porte al colpo di stato e alla Guerra Civil; il 20 luglio del 1969 in cui  in una festa a Rabat nella villa di famiglia un assassinio distrugge la pace della famiglia Guerrero e infine Madrid ai giorni nostri in cui una donna, ormai matura, Helena cerca finalmente risposte ai tanti interrogativi rimasti in sospeso. Dopo molti anni in cui aveva creduto che fosse meglio non sapere, Helena arriva alla consapevolezza che ora è meglio sapere proprio per scacciare quelle ombre che avevano perseguitato la sua vita.

“Quizás, ya pronto, conseguiría que la luz lo iluminara todo y desaparecieran las sombras que le habían perseguido durante toda la vida” (El color del silencio, Elia Barceló, ed. Rocabolsillo  p.416)